Cosa vuol dire CRESCERE ?

OPEN DAY 26 settembre

GRUPPI TERAPEUTICI E PSICOPEDAGOGICI

per bambin@ e ragazz@ da 8 a 16 anni

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Un viaggio di gruppo che arricchisce

Come vogliamo accompagnare i nostri figli nel percorso di crescita?

Cosa ci immaginiamo possa essere il meglio per loro?

Che cosa significa BENESSERE per bambini o ragazzi in crescita?

Che tipo di esperienze desideriamo per loro, affinchè crescano con consapevolezza e capacità di fare delle scelte?

Come genitori, le scelte da fare durante il percorso di crescita di un figlio/a sono molte, alcune immediate, altre più complesse. Talvolta sono loro a chiedere di fare un’esperienza, altre volte siamo noi ad osare, proponendo loro qualcosa che non sceglierebbero, perchè sconosciuto o perchè apparentemente troppo distante dalla propria esperienza quotidiana.

A noi genitori tocca il difficile compito di osare, di azzardare, spingedoli verso un’esperienza nuova, sconosciuta, che può aprire loro le porte di nuove letture del mondo e messa in gioco di sé.

Alcune esperienze passano attraverso canali di esplorazione che toccano tutte le sfere della persona, corpo e mente, emozioni e pensiero, relazione e separazione, parola e azione, gruppo e individualità.

Quello che proponiamo, nell’esperienza di gruppo, è una parentesi di gioco-esplorazione, che passa attraverso tutte queste sfere della vita ed esperienza umana, in modo rispettoso delle differenze individuali, con un po’ di leggerezza, ma anche di profondità.

I GRUPPI TERAPEUTICI E PSICOPEDAGOGICI sono rivolti a bambin@ e ragazz@ da 8 a 16 anni, in gruppi adeguati all’età, e hanno l’obiettivo di accompagnarli durante tutto l’anno, nello scorrere delle esperienze e degli umori che vivono passo dopo passo…

Si svolgono con cadenza quindicinale da Mercoledì 3 Ottobre

→ Gruppo 12-15 anni ore 16.15-17.15

→ Gruppo 8-11 anni ore 17.30-18.30

 

Info:

tatianasicouri@gmail.com | 3478938317

associazionepuntouno@gmail.com |02 37072105

Supervisione docenti

Percorso breve di Sviluppo di comunità

Target | Docenti di scuola secondaria

 

Non sempre gli insegnanti sono disponibili a mettersi in gioco nel complesso ruolo professionale che compete loro.

Quando accade però si snoda un complesso terreno di emozioni e investimenti affettivi, che ci rendono evidente quanto la complessità del ruolo dei docenti oggi abbia, non solo un forte ingaggio sul piano professionale, ma anche una dimestichezza non ovvia con processi relazionali a più livelli.

Sono inclusi in questo le relazioni di rete con i servizi territoriali, ma anche le relazioni diplomatiche con la famiglia, il corpo docente in tutte le sue componenti e competenze diverse e anche le realtà professionali, con cui i ragazzi devono relazionarsi già in fase di stage formativo.

Ogni docente porta al gruppo dei colleghi una storia di relazione con ‘il caso problematico’, situazione complessa in cui sente che la complessità lo investe oltre le proprie competenze, o avverte come emotivamente sovraccarica.

Si rende conto di una difficoltà di scelta come docente-educatore, rispetto alla propria posizione professionale e incarico progettuale sull’alunno.

La situazione viene elaborata attraverso un processo che consente di prendere distanza dal caso specifico per elaborare emozioni e criticità, alla ricerca di possibili soluzioni operative come equipe di lavoro.

C’era una volta un ragazzo che…”

Il gruppo psico-emotivo elabora i punti di vista di tutti i ruoli coinvolti nella storia-situazione attraverso le  Inversioni di ruolo

Emergono alcuni nodi tematici di base:

  • Ruoli sociali come punti di vista e punti di riferimento
  • Sviluppo del concetto di Identità connesso alle figure adulte e modelli di riferimento
  • La scelta dei docenti va nella direzione del ‘bene’ del ragazzo…ma qual’è il suo bene?
  • Necessità di una comunicazione chiara e circolare tra tutti gli insegnanti
  • Valore della rete educativa di cui la scuola fa parte
  • Fiducia delle famiglie nell’istituto scolastico
  • Quali buone pratiche?

La dimensione tempo è una criticità trasversale e continuativa in tutto il processo di elaborazione.

Il gruppo progettuale mette in atto un’analisi della situazione scelta e immagina le possibili azioni progettuali, direzioni di intervento e relazioni utili ad una scelta operativa e progettuale, funzionale ad una svolta significativa.

gruppo progettuale focus

Emergono infine elementi significativi su cui lavorare, per migliorare la qualità del lavoro e del contesto di vita lavorativa:

  • Migliorare il passaggio di informazioni tra i diversi ruoli importanti per i ragazzi
  • Raccordo più curato con i nuovi docenti
  • Tenere sempre presente la prospettiva professionale
  • Non dimenticare i dati di realtà, per fare un intervento formativo realmente su misura
  • Avere chiaro il mandato didattico
  • Conoscere meglio il territorio in ottica di rete e collaborazione tra servizi
  • Arricchire il ventaglio delle offerte formative professionali con l’azienda
  • Uso del tempo meno legato a stress e malessere
  • Uso del tempo più funzionale ad un processo di pianificazione e progettazione

Attraverso una breve percorso di 6 ore il gruppo di lavoro ha avuto la possibilità di

 

  • far emergere emozioni e pensieri legate al proprio ruolo
  • immaginare possibili strategie condivise
  • visualizzare la composizione del proprio gruppo
  • avviare una progettazione di intervento
  • far emergere criticità e condividerle con il proprio gruppo di lavoro per poter sviluppare nuove strategie condivise