
Equilibrio Dinamico
Benessere personale in tempi di Coronavirus

To Play On-line
Workshop di psicodramma Online
Alla ricerca del bambino interiore
#psicodramma #benessere #aipsim #consapevolezza

Aiutare chi aiuta
Prendersi cura di chi cura. Le relazioni di cura e l’importanza di valorizzare gli spazi di rielaborazione

E’ stato uno psicodramma!!!
è stato uno psicodramma!
fraintendimenti sull’uso della parola psicodramma
#psicodramma #teatro #sceneggiata

Incontro Prezioso
Incontro prezioso con la fiducia in sè nel dialogo interiore

Anima Migrante | Io e L’Altro
Rassegna nazionale di psicodramma e sociodramma

Incontro con gli studenti dell’Università Cattolica
La figura professionale di Psicologi di Comunità nella concretezza professionale di oggi

La comunità…una bella famiglia!
“Sono felice di essere qui con voi perchè siete proprio una bella famiglia” dice una persona alla sua prima esperienza.

La scuola e la responsabilità individuale dei futuri cittadini
La scuola come agente educante centrale nella società di oggi

Cosa vuol dire CRESCERE ?
Gruppi terapeutici e psicopedagogici di accompagnamento alla crescita

Bullismo…che brutta storia!
Bullismo…che paura!
Un fenomeno complesso che riguarda genitori e figli, insegnanti e mondo adulto.
Approfondimento aperto a tutti
Martedì 29 maggio 18.30 via Vla di Sole 22, MI

La giusta distanza
Accade che in un gruppo di persone ci siano sempre rispecchiamenti inattesi.
Ognuno diventa terapeutico per l’Altro!
#psicoterapia #sviluppodicomunità #benessere #crescitapersonale

Crescita personale…sì, ma in gruppo!
Perché continuo a proporre cicli di crescita personale a Milano e dintorni?
Perché vivo sempre con fiducia e determinazione il piacere di far sperimentare alle persone esperienze di gruppo significative, per quanto estemporanee e temporanee possano essere?
Cosa mi fa pensare che ogni volta possa magicamente ripetersi il rituale momento dell’incontro e aprire così le porte a ciò che lo Psicodramma rende così immediato e spesso rivelatore…?
È così che le persone scoprono nuovi punti di vista, anche solo per un giorno, anche solo per un istante. Un istante illuminante, rivelatore di emozioni e pensieri invisibili o inesprimibili fino al magico momento della scena. In cui tutto sembra così palesemente lampante e comprensibile.
Noi siamo sempre gli stessi, eppure siamo veste nuova, sguardo nuovo, prospettiva inattesa.
Forse è per questo che rinnovo nel tempo la voglia di accendere una luce e aprire una porta in spazi sempre nuovi e con persone di passaggio. Che a volte scelgono di fermarsi più a lungo.
Per poter tornare a guardare ancora dentro le stanze della propria anima.
Oppure generosamente offrire il proprio benevolo punto di vista ad altri viaggiatori di passaggio.
È sempre una grande ricchezza per me.
Grazie

Mi prendo cura di me
…ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore … perchè io avro cura di te…
…diceva Franco Battiato
Prendersi cura di sé è spesso considerato un lusso, un optional o un privilegio di pochi.
Come impariamo a prenderci cura di noi stessi, prima che ancora che degli altri?
Saranno le nostre esperienze di cure ricevute che ci insegneranno a dare a nostra volta cura … alla persona amata, ai figli, ai pazienti, ai clienti, alle persone che incontriamo e riteniamo possano giovare della nostra vicinanza e ne meritino il valore.
Prima ancora che di altri però dobbiamo imparare a prenderci cura di noi, dei nostri bisogni, dei nostri spazi, dei nostri tempi…
Possiamo permetterci di dare ascolto alle emozioni che spesso affiorano, ma tendiamo a ricacciare in fondo agli spazi di vita quotidiana, se lo decidiamo con fermezza. Non è di certo automatico nè immediato, non è ovvio nè semplice nell’ordine delle cose di ogni giorno, poter davvero aprire le porte ad uno spazio di ascolto di sé in cui lati oscuri e prospettive di luce abbiamo una loro dignità di vita.
Un tempo…uno spazio…un nome…
A volte sono le persone intorno a noi, quelle a cui affidiamo pezzettini del nostro cuore, che ci aiutano a riservare a questo bisogno lo spazio che merita. Altre volte invece siamo noi stessi a garantirlo e difenderlo con le unghie e con i denti, dalle continue interefernze di una vita ricca di parentesi e spezzettati spazi di relazioni spesso fugaci, estemporanee e un po’ casuali.
Grazie alle relazioni spesso possiamo respirare profondamente in quello spazio di vita emotiva che restituisce profondità alla vita che ci scorre tra le mani digitanti.
Lo PSICODRAMMA è un modo, tra altri, per prendersi un spazio per sé, di vero ascolto interiore, grazie alla relazione con gli altri e ad un sincero rapporto integrato tra mente e corpo.
Di cosa si tratta?
Di momenti di gruppo, rivolti a tutti, in cui poter dedicare a sé stessi uno spazio di ascolto e narrazione, consapevolezza e ricerca, per poter orientare la propria vita secondo bisogni e desideri, risorse e limiti, anche grazie alla relazione con altre persone.
Perchè partecipare?
Per accrescere il proprio potenziale espressivo e la propria autodeterminazione.
Per meglio comprendere le relazioni della propria vita, a casa e sul lavoro.
Per vedere con occhi diversi la propria persona e immaginare evoluzioni possibili.
INFO E ISCRIZIONI
tatianasicouri@gmail.com | +39 347 8938317 | http://www.psicologatatianasicouri.com

Provare per crescere
Come far accrescere nei miei figli autostima, consapevolezza e strumenti espressivi? Laboratorio di psicodramma espressivo per bambini di 9-11 anni

Dialogo tra famiglia e scuola
incontri con pedagogista e psicologa su temi educativi trasversali

Psicoterapia di gruppo e società
Psicoterapia di gruppo e cambiamento sociale

Supervisione docenti
Percorso breve di Sviluppo di comunità
Target | Docenti di scuola secondaria
Non sempre gli insegnanti sono disponibili a mettersi in gioco nel complesso ruolo professionale che compete loro.
Quando accade però si snoda un complesso terreno di emozioni e investimenti affettivi, che ci rendono evidente quanto la complessità del ruolo dei docenti oggi abbia, non solo un forte ingaggio sul piano professionale, ma anche una dimestichezza non ovvia con processi relazionali a più livelli.
Sono inclusi in questo le relazioni di rete con i servizi territoriali, ma anche le relazioni diplomatiche con la famiglia, il corpo docente in tutte le sue componenti e competenze diverse e anche le realtà professionali, con cui i ragazzi devono relazionarsi già in fase di stage formativo.
Ogni docente porta al gruppo dei colleghi una storia di relazione con ‘il caso problematico’, situazione complessa in cui sente che la complessità lo investe oltre le proprie competenze, o avverte come emotivamente sovraccarica.
Si rende conto di una difficoltà di scelta come docente-educatore, rispetto alla propria posizione professionale e incarico progettuale sull’alunno.
La situazione viene elaborata attraverso un processo che consente di prendere distanza dal caso specifico per elaborare emozioni e criticità, alla ricerca di possibili soluzioni operative come equipe di lavoro.
“C’era una volta un ragazzo che…”
Il gruppo psico-emotivo elabora i punti di vista di tutti i ruoli coinvolti nella storia-situazione attraverso le Inversioni di ruolo
Emergono alcuni nodi tematici di base:
- Ruoli sociali come punti di vista e punti di riferimento
- Sviluppo del concetto di Identità connesso alle figure adulte e modelli di riferimento
- La scelta dei docenti va nella direzione del ‘bene’ del ragazzo…ma qual’è il suo bene?
- Necessità di una comunicazione chiara e circolare tra tutti gli insegnanti
- Valore della rete educativa di cui la scuola fa parte
- Fiducia delle famiglie nell’istituto scolastico
- Quali buone pratiche?
La dimensione tempo è una criticità trasversale e continuativa in tutto il processo di elaborazione.
Il gruppo progettuale mette in atto un’analisi della situazione scelta e immagina le possibili azioni progettuali, direzioni di intervento e relazioni utili ad una scelta operativa e progettuale, funzionale ad una svolta significativa.
Emergono infine elementi significativi su cui lavorare, per migliorare la qualità del lavoro e del contesto di vita lavorativa:
- Migliorare il passaggio di informazioni tra i diversi ruoli importanti per i ragazzi
- Raccordo più curato con i nuovi docenti
- Tenere sempre presente la prospettiva professionale
- Non dimenticare i dati di realtà, per fare un intervento formativo realmente su misura
- Avere chiaro il mandato didattico
- Conoscere meglio il territorio in ottica di rete e collaborazione tra servizi
- Arricchire il ventaglio delle offerte formative professionali con l’azienda
- Uso del tempo meno legato a stress e malessere
- Uso del tempo più funzionale ad un processo di pianificazione e progettazione
Attraverso una breve percorso di 6 ore il gruppo di lavoro ha avuto la possibilità di
- far emergere emozioni e pensieri legate al proprio ruolo
- immaginare possibili strategie condivise
- visualizzare la composizione del proprio gruppo
- avviare una progettazione di intervento
- far emergere criticità e condividerle con il proprio gruppo di lavoro per poter sviluppare nuove strategie condivise

Psicoterapia di gruppo
La funzione e tecnica del Doppio per sviluppare nuove prospettive

Serate a tema Genitori
Come affrontare con sguardo nuovo situazioni che si ripetono e ci fanno sentire bloccati

Psicodramma pubblico
Tempo soggettivo del corpo e dell’incontro con gli altri

Psicodramma Prima e Dopo 2017
rassegna annuale di psicodramma e metodi attivi. iseo. 2017

Mi ascolti? Workshop di Playback theatre
Workshop di Playback theatre per operatori della relazione di cura. Sviluppa competenze di ascolto, cambiando punti di vista.

Cos’è lo Psicodramma?
Lo psicodramma può essere raccontato in molti modi, certamente il più efficace è l’esperienza diretta!

Uno dei modi per descriverlo è, come insegna Gianni Boria, “la concretizzazione del mondo interno delle persone“. Ma cosa significhi veramente ha soprattutto a che fare con l’esperienza personale che ogni persona può fare.
A me piace riconoscerne il potenziale di sintesi, che consente di visualizzare in modo diretto e concreto parti della propria vita e delle proprie emozioni, con immediatezza e autenticità, soprattutto di fronte a sè stessi. Credo che un grande potere dello Psicodramma sia proprio la capacità di porre le persone di fronte ad uno specchio di sè, che costringe, ma anche autorizza a scavalcare schemi e maschere, per guardare a fondo dentro sè stessi.
L’applicazione metodologica, proprio per la sua immediatezza, ha offerto a molte altre scuole di pensiero validi strumenti di lavoro, che vengono spesso applicati ai più disparati contesti.
La filosofia che accompagna tutti gli psicodrammatisti è contraddistinta dall’estremo valore attribuito al potenziale umano e all’unicità dell’individuo, come occasione per riconoscere e valorizzare le differenze, verso un’utopistica società più dialogante e accogliente.

L’applicazione della metodologia psicodrammatica non si limita ad un insieme di tecniche pratiche nel lavoro terapeutico, ma porta al proprio interno una forte prospettiva sociale di cambiamento, in una visione che dal micro al macro restituisce ad ogni individuo un peso trasformativo nei confronti della società e delle relazioni umane, sia private sia professionali.
Per approfondire, guarda il video Psychodrama…creativity and therapy_Watch the video, in cui si descrivono in modo sintetico e concreto alcuni strumenti metodologici dei processi di gruppo messi in atto: Riscaldamento (warm up) – Concretizzazione scenica del mondo interno – Condivisione con il gruppo (sharing)-
Fasi e processi di gruppo sono sinteticamente raccontati e resi accessibili a coloro che non hanno mai sperimentato in prima persona il potenziale espressivo e trasformativo dei metodi attivi di J.L.Moreno.
Link per approfondire l’argomento_Luigi Dotti, Psicodrammatista
Playback Theatre

Psicodramma pubblico
Psicodramma pubblico.
Conoscere sé attraverso l’incontro con gli altri.

Narrazione di sè
Il corpo vive e porta memoria della nostra storia. Lo riconosciamo e ne consentiamo l’espressione e l’evoluzione.

Psicodramma a Più voci 2016
Seminario esperienziale. Rassegna annuale di Psicodramma