Sono aperte le iscrizioni per il nuovo percorso di gruppo Evolvendo!
Chi può partecipare? Chiunque abbia voglia di prendersi un tempo per conoscere meglio sè stess*
Ma è faticoso? Dipende da cosa si intende per fatica. E’ un’esperienza che ricarica, attraverso il coinvolgimento del corpo in movimento e una dimensione creativa molto variegata. Lo sforzo richiesto è esserci, in modo spontaneo e autentico.
A cosa serve? L’esperienza può avere un obiettivo diverso per ogni partecipante, a seconda del modo in cui ognuno sceglie di esserci.
Serve a stare in ascolto di sè, in relazione con gli altri, ad esprimere in modo sempre diverso i propri pensieri e bisogni, a prendersi un tempo di cura di sé.
Quanto dura? Ogni incontro è indipendente dagli altri, ma la partecipazione al percorso nella sua interezza consente di attraversare diversi punti di attenzione, attraverso strumenti differenti, sviluppando maggiore fiducia nelle altre persone del gruppo e nelle proprie competenze.
“Ebbene, io ti difenderò! Ti difenderò anche da me stesso! Ti farò i muscoli, ti fortificherò i nervi, mi occuperò di te ogni giorno, mi interesserò a tutto quello che senti”.
D.Pennac – Storia di un corpo
Così comincia il libro di Pennac, Storia di un corpo, in cui la vita di un ragazzino è descritta attraverso l’attenzione al corpo, in tutte le sottili sfumature e sensazioni, anche le più quotidiane.
Il nostro corpo ci parla, afferma bisogni ed esprime desideri. Ma non sempre diamo ascolto al modo in cui il corpo e la mente dialogano o confliggono. Siamo un’unità indistinta, ormai comprovata nonostante la scienza abbia nei secoli portato a scinderli. Eppure non sempre diamo credito ai segnali del corpo, alle sensazioni ‘campanello’ che ci avvisano del modo in cui affrontiamo le situazioni, ancora prima che ne prenda coscienza la mente.
Attraverso un ritorno alle origini, ad un ascolto sincero del corpo e dei suoi segnali, abbiamo la possibilità di riconoscerci, di ritornare a noi stessi, in sintonica intimità con la nostra identità sincera e profonda.
Il laboratorio di crescita personale Evolvendo propone un percorso di riconoscimento e valorizzazione creativa delle nostre modalità uniche e personali di esprimerci.
Riprendiamo a Ottobre un nuovo ciclo di incontri mensili
Sarà possibile partecipare a singoli incontri o all’intero percorso.
Le giornate si svolgeranno come un’esperienzia, aperta a tutt*, con l’intento di esplorare attraverso corpo, movimento, parola e Incontro con altre persone le proprie sfumature emotive e creative, con leggerezza e profondità.
La proposta di laboratorio esperienziale incontra l’esigenza, espressa dai partecipanti, di poter prendere un tempo per sé in cui conciliare la dimensione emotiva con il bisogno di espressività corporea.
Tutte le persone interessate possono partecipare al laboratorio, senza particolari requisiti o esperienze pregresse.
Laboratorio espressivo di movimento e parola, per accedere ai propri contenuti emotivi a partire dai bisogni del corpo…ma anche per riconoscere le potenzialità del movimento, attraverso la consapevolezza delle proprie emozioni.
Come psicoterapeuta e psicodrammatista perseguo da tempo una metodologia di lavoro che intende integrare processi somatici e consapevolezza emotiva.
Lo studio di approcci che consentono di lavorare parallelamente su queste due dimensioni evolve in un percorso di ricerca continua e sempre mutevole.
Zerka Moreno intervistata da Sergio Guimaraes
Ascoltando Zerka Toeman Moreno ritrovo il seme del lavoro quotidiano, riconoscendo il corpo come luogo d’elezione nel processo di ‘riscaldamento’ (warming up) del gruppo al processo terapeutico, che attraverso la relazione innesca poi dinamiche potenzialmente evolutive o di approfondimento dei propri processi emotivi e umani.
L’accesso al mondo interno porta spesso difese emotive funzionali, che ne possono rendere tortuosa e impervia la via di ingresso. Non sempre il desiderio di iniziare un percorso terapeutico va di pari passo con la disponibilità ad aprirsi, né con la facilità ad accedere alla propria storia emotiva e relazionale. Poter lasciare il giusto tempo perché accada permette di accoglierne sfumature spiacevoli e momenti di stallo. Quando ascoltiamo la voce del corpo ne vediamo più chiaramente le incrinature e aperture.
La parola segue l’emozione e l’emozione segue l’esperienza, che il corpo incarna e digerisce, concretizza definendone confini e forme.
Libera formazione MED Movimento Evolutivo Dinamico
Guardiamoci sinceramente – 25 Marzo – Milano
Un’esperienza di ascolto reciproco
attraverso i processi somatici
Per molti di noi avvicinarsi ad un’esperienza che nasce dal corpo, come sede dei processi di consapevolezza, è qualcosa di inusuale e in parte destabilizzante.
Aprire la propria ricerca evolutiva affidando al corpo una competenza esplorativa e trasformativa presuppone un bagaglio di esperienze non quotidiane, in cui ci avventuriamo a partire da occasioni di curiosità o necessità, per poi scoprirne le alte potenzialità inaspettate.
Abbiamo ricevuto, negli anni, frequenti parole di condivisione sull’inaspettato potere trasformativo dei processi corporei, come veicolo di conoscenza del proprio mondo interno, sia emotivo sia cognitivo.
Attivando la dimensione dell’Ascolto dell’Altro, attraverso ciò che lo psicodramma chiama Doppio Corporeo, abbiamo risvegliato la dimensione empatica in modo spontaneo e autentico, offrendo un’occasione di riconoscimento di sé nell’amplificazione dell’altro e di rispecchiamento nell’altro come possibile alter ego.
In concreto, le persone hanno dedicato la propria competenza empatica all’Altro, offrendogli spunti di lettura e sguardi su sequenze d’azione, attraverso possibili espressioni del movimento e loro varianti, che si sono poi prestate a trasformazioni ‘curative’, evolutive o anche ‘solo’ chiarificatrici.
Ognuno di noi ha un potenziale bagaglio, capace di offrire rispecchiamenti, come ci insegna l’ormai ben nota teoria dei neuroni a specchio.
Non è però frequente né usuale poterlo sperimentare in modo giocoso e non giudicante, senza lasciare che la parola e l’architettura cognitiva ne dirigano la forma e gli sviluppi.
Quando lasciamo al corpo il potere di accogliere, incarnare e lasciar evolvere, ci stupiamo del suo potenziale trasformativo e di cura di sé e dell’altro.
Questo accade ogni qualvolta lasciamo sullo sfondo l’intenzione di orientare le forme del corpo secondo significati concettuali e impalcature culturali, non lontane dal concetto di conserva culturale moreniano. E’ allora che si apre lo spazio alla dimensione creativa, liberando nuovi possibili atteggiamenti verso le situazioni di vita.
Ci apriamo al nuovo e al cambiamento, come possibilità reale e tangibile.
Laboratorio condotto da Tatiana Sicouri e Claudia Pastorini
Pratica guidata di esplorazione somatica ed emotiva
Laboratorio in presenza per #amedi 22 maggio 2021 | Condotto da Tatiana Sicouri
Il laboratorio si propone come un’esperienza di esplorazione dei propri movimenti somatici ed emotivi, attraverso il corpo, la parole, le immagini …la narrazione. Non occorre alcuna esperienza o competenza pregressa. Ogni persona ha la possibilità di parecipare secondo le proprie disponibilità emotive e bisogni autentici.
L'assocazione Amedi - Associazione Movimento Evolutivo Dinamico Italia - propone mensilmente incontri laboratoriali in presenza e On-line, volti ad approfondire processi di consapevolezza di sè, in contatto con il proprio bagaglio emotivo e memoria corporea
Sabato 5 Marzo * La bottega delle storie * Pistoia
La giornata ha consentito di sviluppare un percorso di narrazione di sé, attraverso un viaggio di ascolto dei segnali che il corpo manda, traducendo le sue forme, azioni, movimenti, linee in racconto. Esperire e riconoscere forme del corpo e linee di movimento sono stati un gioco libero di esplorazione ed espressione, che i praticanti Med agiscono sul piano fisico, psicologico e sociale. I Movimenti costituiscono, come l’ambiente nel quale l’individuo vive, luoghi fisici, ma anche esistenziali, fondamentali nella costruzione dell’Identità.
Il primo passo per poter incontrare gli altri è l’incontro con sé stessi, nell’autentica accoglienza delle proprie individuali variabili espressive e idiosincrasie strutturali. Il corpo assorbe la nostra storia: attraverso l’ascolto dei suoi bisogni, segnali e messaggi possiamo riconoscere le nostre emozioni e tradurle in parole o in azione.
Questo sono io. Limiti, risorse, atteggiamenti, sfumature, postura, forme del corpo e qualità d’azione: sono punto di partenza nella relazione con noi stessi e con gli altri.
Le mie forme d’azione e movimento diventano più presenti e riconoscibili. Attraverso la pratica del Movimento Organico lasciamo fluire le possibilità del nostro procedere nel mondo, in relazione con gli altri, ma sempre in ascolto dei nostri bisogni e limiti. Possiamo autorizzare noi stessi alla scoperta di nuove visioni di sè, attraverso la continua espressione di forme.
Abitiamo le nostre forme per dare voce alla nostra essenza, proprio a partire dal corpo, luogo di vita e strumento di relazione, filtro della realtà e memoria storica della nostra esistenza più autentica e profonda. Possiamo davvero conoscere noi stessi se accogliamo la complessità della nostra esistenza psico-fisica e ne consentiamo l’evoluzione. Ecco che si aprono allora nuove strade e direzioni possibili, per il cambiamento e l’esplorazione. Tutta la nostra persona vive l’inizio di un nuovo percorso.