Il mio corpo racconta
Sabato 5 Marzo * La bottega delle storie * Pistoia
La giornata ha consentito di sviluppare un percorso di narrazione di sé, attraverso un viaggio di ascolto dei segnali che il corpo manda, traducendo le sue forme, azioni, movimenti, linee in racconto. Esperire e riconoscere forme del corpo e linee di movimento sono stati un gioco libero di esplorazione ed espressione, che i praticanti Med agiscono sul piano fisico, psicologico e sociale. I Movimenti costituiscono, come l’ambiente nel quale l’individuo vive, luoghi fisici, ma anche esistenziali, fondamentali nella costruzione dell’Identità.
Il primo passo per poter incontrare gli altri è l’incontro con sé stessi, nell’autentica accoglienza delle proprie individuali variabili espressive e idiosincrasie strutturali. Il corpo assorbe la nostra storia: attraverso l’ascolto dei suoi bisogni, segnali e messaggi possiamo riconoscere le nostre emozioni e tradurle in parole o in azione.
Questo sono io. Limiti, risorse, atteggiamenti, sfumature, postura, forme del corpo e qualità d’azione: sono punto di partenza nella relazione con noi stessi e con gli altri.
Le mie forme d’azione e movimento diventano più presenti e riconoscibili. Attraverso la pratica del Movimento Organico lasciamo fluire le possibilità del nostro procedere nel mondo, in relazione con gli altri, ma sempre in ascolto dei nostri bisogni e limiti. Possiamo autorizzare noi stessi alla scoperta di nuove visioni di sè, attraverso la continua espressione di forme.
Abitiamo le nostre forme per dare voce alla nostra essenza, proprio a partire dal corpo, luogo di vita e strumento di relazione, filtro della realtà e memoria storica della nostra esistenza più autentica e profonda. Possiamo davvero conoscere noi stessi se accogliamo la complessità della nostra esistenza psico-fisica e ne consentiamo l’evoluzione. Ecco che si aprono allora nuove strade e direzioni possibili, per il cambiamento e l’esplorazione. Tutta la nostra persona vive l’inizio di un nuovo percorso.