Case History


Psicodramma


 Sessioni aperte di Crescita personale 

attivate negli anni presso diverse sedi milanesi

Un modo immediato e concreto per approfondire la consapevolezza di sé, attraverso un’esperienza di gruppo, l’incontro con gli altri, l’ascolto e un modo rispettoso di dare ascolto e voce al proprio mondo interno.

In collaborazione con Spazio In.Co.Mincio

IN.CO.MINCIO

via Mincio 4, Milano – MM Brenta


In collaborazione con Argo

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Centro polispecialistico per la persona

logo-argo     via Felice Casati 1/A – MM P.ta Venezia


 In collaborazione con Polo Ferrara

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via Mincio 23, Milano – MM Corvetto


In collaborazione con Martini&Associati  MartiniAssociati

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Eventi formativi pubblici


Eventi | Workshop | Seminari | Giornate formative e esperienziali

Giornate esperienziali con approfondimenti di metodo e di crescita personale e professionale, attraverso metodologie integrate: Psicodramma – Playback Theatre – Movimento Evolutivo Dinamico MED®

 Psicodramma a più voci 

4/5 febbraio 2017 | Iseo | Prima e dopo…gli eventi che cambiano

Il tempo del corpo e il tempo delle emozioni

 Integrazione tra Psicodramma e Movimento Evolutivo Dinamico 

Sessione di Psicodramma classico psicocorporeo all’interno della Rassegna annuale di Psicodramma, che si tiene a Iseo da 18 anni

Sessione di psicodramma Moreniano con attenzione specifica al corpo e ai processi psicosomatici nella vita ed esperienza soggettiva delle emozioni, come luogo di vita ecambiamento. Il tempo soggettivo traduce la vita in forme ed emozioni magicamente uniche. Processi corporei e forme d’azione e movimento guidano l’esplorazione di sé; aprono e svelano potenzialità di relazione con gli altri e con l’immagine di sé.

6/7 febbraio 2016 | Iseo | Cosa posso fare io… per me?

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Proposta di laboratorio di movimento con musica.
Significati individuali e significati sociali vanno a comporre forme, che trovano espressione nel linguaggio del movimento e del gesto, in un processo graduale di accoglienza di sé e relazione con gli altri. Med© (Movimento Evolutivo Dinamico) è un percorso che stimola il corpo ad autoregolarsi, conoscendo i propri limiti e possibilità.

La ricerca di un  luogo di quiete e benessere diventa punto di partenza per conoscere con lo è psicodramma elementi dimenticati della propria storia, per dare voce alle proprie emozioni e aprire nuovi sguardi sul proprio presente.

Guarda Video Psicodramma a più voci 2016


Il mio corpo racconta

5 Marzo 2016 | La bottega delle storie | Pistoia

Weekend esperienziale con Metodo MED Movimento Evolutivo Dinamico®

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 La giornata ha consentito di sviluppare un percorso di narrazione di sé, attraverso un viaggio di ascolto dei segnali che il corpo manda, traducendo le sue forme, azioni, movimenti, linee in racconto. Esperire e riconoscere forme del corpo e linee di movimento sono stati un gioco libero di esplorazione ed espressione, che i praticanti Med agiscono sul piano fisico, psicologico e sociale. I Movimenti costituiscono, come l’ambiente nel quale l’individuo vive, luoghi fisici, ma anche esistenziali, fondamentali nella costruzione dell’Identità.

Il primo passo per poter incontrare gli altri è l’incontro con sé stessi, nell’autentica accoglienza delle proprie individuali variabili espressive e idiosincrasie strutturali. Il corpo assorbe la nostra storia: attraverso l’ascolto dei suoi bisogni, segnali e messaggi possiamo riconoscere le nostre emozioni e tradurle in parole o in azione.

Questo sono io. Limiti, risorse, atteggiamenti, sfumature, postura, forme del corpo e qualità d’azione: sono punto di partenza nella relazione con noi stessi e con gli altri. 

Le mie forme d’azione e movimento diventano più presenti e riconoscibili. Attraverso la pratica del Movimento Organico lasciamo fluire le possibilità del nostro procedere nel mondo, in relazione con gli altri, ma sempre in ascolto dei nostri bisogni e limiti. Possiamo autorizzare noi stessi alla scoperta di nuove visioni di sè, attraverso la continua espressione di forme. 

Abitiamo le nostre forme per dare voce alla nostra essenza, proprio a partire dal corpo, luogo di vita e strumento di relazione, filtro della realtà e memoria storica della nostra esistenza più autentica e profonda. Possiamo davvero conoscere noi stessi se accogliamo la complessità della nostra esistenza psico-fisica e ne consentiamo l’evoluzione. Ecco che si aprono allora nuove strade e direzioni possibili, per il cambiamento e l’esplorazione. Tutta la nostra persona vive l’inizio di un nuovo percorso.

La giornata esperienziale:

Modulo Mattino  10-13 * Mi presento

Questo sono io. Limiti, risorse, atteggiamenti, sfumature, postura, forme del corpo e qualità d’azione: sono punto di partenza nella relazione con noi stessi e con gli altri. Ci conosciamo attraverso l’autentica presentazione di noi stessi; ci raccontiamo con il corpo e il movimento, in un gioco di ritmo, azioni e gesti personali.

Giocare ad essere sé diventa un’interessante esperienza di incontro con le persone.

Modulo Pomeriggio  14-17 * Mi Abito

Le mie forme d’azione e movimento diventano più presenti e riconoscibili. Attraverso la pratica del Movimento Organico lasciamo fluire le possibilità del nostro procedere nel mondo, in relazione con gli altri, ma sempre in ascolto dei nostri bisogni e limiti. Possiamo autorizzare noi stessi alla scoperta di nuove visioni di sè, attraverso la continua espressione di forme. 

Abitiamo le nostre forme per dare voce alla nostra essenza, con lo stupore di un bambino che guarda le sue mani per la prima volta.


Playback Theatre


Workshop formativo al Playback Theatre baseimg_1319

Il playback Theatre è una forma di Teatro Sociale per lo Sviluppo di Comunità . ​L’essenza del playback theatre è il dialogo tra pubblico e attori. Le storie raccontate vengono ascoltate e valorizzate attraverso l’azione scenica improvvisata.

Per chi si occupa di relazioni umane l’ascolto è un elemento essenziale. Mettendosi nei panni dell’altro è possibile attivare un ascolto empatico e restituire in forma scenica un’immagine essenziale, spesso molto centrata, sperimentando nuovi punti di vista.

 Attraverso il laboratorio si apprende a:

  • esplorare e conoscere il metodo come perfomer
  • allenare la capacità di ascolto empatico
  • mettere in scena nel qui e ora
  • improvvisare collettivamente
  • accrescere consapevolezza nell’uso del corpo e della voce

In forma esteticamente sintetica e rituale, i presenti si trovano a condividere un’esperienza di gruppo, che crea nuove connessioni tra le persone in modo semplice e immediato. Il Playback Theatre dà corpo e voce alle storie di ogni individuo, rispettando la specificità di ognuno, nel rispetto delle differenze ma valorizzando i punti di incontro.

Ogni persona è un mondo di storie ed emozioni

Rivolto a Psicologi, insegnanti, educatori, psicomotricisti, logopedisti, studenti… a tutti coloro che riconoscono il valore autentico delle relazioni e il loro potenziale espressivo come motore di cambiamento.

www.playbackteatre.it

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Per ricevere info sul workshop e sulle attività di Impronte Playback Theatre scrivi a info@playbacktheatre.it 


Donne in Movimento

Alle donne che desiderano dedicare a sé uno spazio di espressione, consapevolezza, autodeterminazione e orientamento, in gruppo, in collaborazione con Associazione PuntoUno propongo un percorso per il benessere psico-fisico di donne alla ricerca di un equilibrio tra gli spazi emotivi e organizzativi di famiglia, lavoro…e vita!

Mamme in movimento
 Donne in Movimento si basa su una forma di allenamento fisico e mentale, una pratica di movimento. Le partecipanti vengono accompagnate in un processo di sperimentazione dei propri punti di forza e fragilità, ascolto di bisogni e desideri, ricerca delle proprie intenzioni e direzioni di scelta.
L’obiettivo è rendere più consapevole il proprio orientamento emotivo, nelle scelte personali e professionali, a partire dall’accoglienza autentica del proprio sé, attraverso il Metodo MED® (Movimento Evolutivo Dinamico) e lo Psicodramma Moreniano. La dimensione corporea incarna la storia della persona e incanala emozioni e possibilità di cambiamento.

Età Consigliata|Donne desiderose di fare un’esperienza di movimento ed esplorazione corporea a partire da sè e dai propri bisogni

Costi di partecipazione| da definire in base al numero di partecipanti e tempi

Sconti associazioni genitori e gruppi| E’ possibile organizzare workshop esperienziali ad hoc presso enti e organizzazioni, secondo modalità e richieste specifiche

Occorrente|Abbigliamento comodo

Competenze | Non è richiesta alcuna esperienza specifica


Progetto Ore di Sollievo | Alzheimer Cafè

Sostegno a persone con Alzheimer e Caregiver

In collaborazione con Associazione Madre Teresa di Calcutta | Veduggio con Colzano (MB), viale Segantini 14 – Sala Papa Giovanni XXIII

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 Progetto rivolto a persone affette da Alzheimer e Caregiver e familiari di persone affette da Alzheimer 

Tipologia di intervento:

Per persone con Alzheimer:

Percorso di cura, sostegno, aumento delle competenze cognitive

  • Musicoterapia | Antonella Lembo, Musicoterapista
  • Stimolazione cognitiva | Sara Biloni, Psicologa Neuropsicologia

Per familiari di persone affette da Alzheimer e Caregiver

Processi mente-corpo di rilassamento, contenimento, ascolto, sostegno, auto-mutuo aiuto, concretizzazione scenica delle emozioni e possibilità di rilettura delle proprie esperienze e apertura a nuove visioni e direzioni possibili

  • Gruppi ABC |Approccio capacitante |Stefania Scarani, Educatore professionale
  • Gruppo Mente-Corpo |Condivisione emotiva | Tatiana Sicouri, Psicoterapeuta
  • Rilassamento guidato | SenteMente | Simona Sertorio, Educatore professionale/Counselor

Incontro di chiusura e restituzione contatto2

Abbiamo raccontato il nostro punto di vista sull’esperienza che abbiamo fatto durante un anno di lavoro con Caregiver e persone affette da Alzheimer.

Scarica la locandina degli incontri 2017_Pdf


Noi genitori

Gruppi di incontro e riflessione Pedagogica

Incontri a tema, rivolti a genitori con figli di ogni età

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Serate rivolte ai genitori, finalizzate ad affrontare in gruppo temi educativi trasversali. Essere genitori è un’avventura continuamente nuova, in cui spesso ci sentiamo inadeguati o non compresi. Molte domande e dubbi accompagnano la nostra vita di tutti i giorni e ci guardiamo intorno alla ricerca di modelli e risposte. Spesso le risposte sono già davanti ai nostri occhi, ma dimentichiamo la visione d’insieme e non siamo abituati a considerare i punti di vista degli altri.

Attraverso questi incontri potremo aprire lo sguardo su aspetti critici e risorse già esistenti, condividere buone pratiche e raccontare storie di vita quotidiana, a cui poter dare nuove risposte possibili.

Durante la serata ci saranno momenti di confronto in gruppo, attraverso una prospettiva di dialogo e ascolto. La componente pedagogica arricchisce riflessioni e domande con una cornice che aiuta i genitori a partire da sé, per poi orientarsi in una complessità di scelte e decisioni continue come il ruolo genitoriale impone ogni giorno.

Incontri condotti da:noi genitori del vigentino - ciclo di serate per genitori.png

Luca Ercoli, Pedagogista e Papà di di Cooperativa Zero5, attivo da anni nel quartiere in percorsi di affiancamento alla genitorialità e promozione del benessere delle famiglie, in collaborazione con scuole e servizi di rete

Tatiana Sicouri, Psicoterapeuta e Mamma, attiva da anni nello Sviluppo di Comunità e promozione del benessere attraverso percorsi di gruppo mirati, che intendono promuovere lo sviluppo del potenziale delle persone attraverso principi di inclusione e accoglienza delle differenze.

In collaborazione con Cooperativa sociale Zero5

& Studio Aldo BaronciniBaroncini Studio


Affido Familiare 

Serate di avvicinamento all’affido familiare con Sociodramma

L’affido familiare come percorso di accoglienza di minori e famiglie in difficoltà, in collaborazione con Servizio Affidi Desio MB

Serate aperte per conoscere meglio e da vicino l’esperienza dell’affido, attraverso i racconti e le storie di chi l’ha vissuto, ma anche attraverso le fantasie e le paure di chi non l’ha mai toccato con mano, ma desidera avvicinarsi.

Calendario:

9 marzo 2017 * Villa Tittoni, Desio

6 aprile 2017 * Palazzo Comunale, Bovisio Masciago

Guarda il video della serata

21 giugno 2017 * Sala Biraghi, Varedo

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Il viaggio dell’affido

 

Che cos’è l’affido familiare?

Consorzio Desio Brianza – Affidi

La famiglia affidataria può essere una coppia (con o senza figli, sposata o non sposata) una persona singola; non ci sono vincoli di età. Anche i parenti del bambino/ragazzo si possono proporre come famiglia affidataria. L’affido può avvenire con il consenso dei genitori (affido consensuale) o in seguito ad una disposizione dell’Autorità Giudiziaria (affido giudiziale). Ci sono molte tipologie di affido: a tempo pieno, diurno, per il fine settimana, per le vacanze, a seconda del bisogno che il bambino/ragazzo e la famiglia di origine presentano.

L’Ente locale garantisce un contributo mensile a favore degli affidatari come riconoscimento della loro disponibilità ed è prevista una copertura assicurativa regionale.

L’affido è una risposta sociale, di solidarietà e di responsabilità ai problemi che una famiglia può incontrare.

L’esperienza dell’affido può diventare una storia significativa per tutti; non solo per il bambino affidato.

Per avere maggiori informazioni circa l’affido e per dare la propria disponibilità  a diventare affidatari è possibile contattare gli operatori del Servizio Affidi del Consorzio Desio Brianza al numero 0362391755 oppure scrivere al seguente indirizzo e-mail: affididesio@codebri.mb.it

Il servizio affidi avvia un percorso di conoscenza e di preparazione all’esperienza dell’affido, propone l’abbinamento tra il bambino/ragazzo e la famiglia affidataria ed offre sostegno alla famiglia affidataria durante il percorso di affido.


Come funziona il sociodramma?

“Il sociodramma si occupa di problemi che non possono essere né chiariti né trattati nel segreto di una stanza e nell’isolamento di due persone. Esso richiede tutti gli occhi e tutti gli orecchi della comunità, la sua profondità e vastità, per poter operare in modo adeguato. Richiede perciò, un ambiente in cui il gruppo con i suoi problemi collettivi possa essere trattato con la stessa onestà con cui viene trattato l’individuo in uno studio medico. La forma ideale per questo dramma che tutti possono condividere, il tribunale per eccellenza, è l’anfiteatro e l’effetto è la catarsi della comunità. La catarsi del sociodramma differisce da quella dello psicodramma… Nel procedimento psicodrammatico un soggetto viene trattato come una persona specifica, con il suo mondo privato. Nel procedimento sociodrammatico il soggetto non è una persona, ma un gruppo, perciò non è un negro individuale ad essere considerato, ma sono presi in considerazione tutti i negri, tutti i cristiani, tutti gli ebrei… Il protagonista sul palcoscenico non rappresenta una dramatis persona, l’espressione creativa della mente di uno scrittore di teatro individuale, ma un’esperienza collettiva. Egli è un’estensione emozionale di molti Io…”

“Il vero soggetto di un sociodramma è il gruppo. Non è limitato da un numero speciale di individui, può essere formato da tutte le persone che vivono in un luogo qualunque, ovvero da tutte quelle che appartengono alla stessa cultura. Il sociodramma si basa sulla tacita supposizione che il gruppo formato dal pubblico sia già organizzato dai ruoli sociali e culturali che, in una certa misura, sono interpretati da tutti i portatori di cultura”.

“Il procedimento sociodrammatico è ideale per lo studio delle interrelazioni culturali, in special modo quando due culture coesistono l’una vicino all’altra e i rispettivi membri subiscono un continuo processo di interazione e di scambio di valori… Ci si può in tal modo occupare di mutare l’atteggiamento dei membri di una cultura verso i membri di un’altra”.

(J. L. Moreno)

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